Il volume si propone l’obiettivo di offrire una guida per appro-fondire alcune delle questioni più controverse del diritto penale.
Convinti dell’importanza della riflessione dogmatica, si è, in particolare, privilegiato un approccio che muova dalla disamina dei principi generali per poi soffermare l’attenzione sui temi che, più di recente, hanno interessato il dibattito giurisprudenziale e dottrinale.
A tal fine, l’opera è stata strutturata ispirandosi al modello della manualistica tradizionale, integrando lo studio dei singoli istituti del diritto penale con l’analisi delle tematiche più rilevanti ed attuali.
Il volume mira a soddisfare le esigenze sia di coloro che studiano per i concorsi, primo fra tutti quello per l’accesso alla magistratura, sia degli operatori professionali.
INDICE
PREMESSA ........................................................................................ IX
1. IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ
1.1. Il principio della riserva di legge. ................................................. 1
1.1.1. I rapporti tra l’ordinamento interno e quello euro-unitario.
La c.d. vicenda Taricco. ................................................................ 1
1.2. La successione delle leggi penali nel tempo. ................................ 28
1.2.1. Il tema della c.d. retroattività occulta. ................................. 28
1.2.2. La successione mediata nel reato di usura. ......................... 49
1.2.3. L’innesto normativo. I problemi di diritto inter-temporale
posti dall’introduzione del reato di traffico delle influenze
illecite. ........................................................................................... 71
1.2.4. La lex mitior intermedia costituzionalmente illegittima. .... 84
1.2.5. Il regime inter-temporale delle sanzioni amministrative
sostanzialmente penali. ................................................................. 92
1.2.5.1. L’applicazione del principio di irretroattività della
legge più sfavorevole. ........................................................... 93
1.2.5.2. L’applicazione del principio di retroattività della
legge più favorevole. ............................................................. 107
1.2.5.3. L’applicabilità dell’art. 30, co. 4, l. n. 87/1953. ...... 111
2. IL PRINCIPIO DI MATERIALITÀ DEL REATO
2.1. L’accertamento del nesso di causalità nei reati omissivi
d’evento. ............................................................................................. 121
3. IL PRINCIPIO DI OFFENSIVITÀ
3.1. Il problema degli automatismi sanzionatori con particolare
riferimento all’istituto della recidiva. ................................................. 143
4. LE CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE
4.1. Il consenso dell’avente diritto tra eutanasia e trattamento
medico-chirurgico realizzato in mancanza del consenso. ................... 159
4.2. L’uso legittimo delle armi. La rilevanza del requisito della
proporzione e l’operatività della scriminante in caso di fuga. ............ 198
5. IL PRINCIPIO DI COLPEVOLEZZA
5.1. La preterintenzione con particolare riferimento al criterio
di imputazione soggettiva dell’evento non voluto. ............................. 207
5.2. Le condizioni obiettive di punibilità. La qualificazione giuridica
della sentenza dichiarativa del fallimento nella bancarotta
pre-fallimentare. .................................................................................. 217
5.3. La colpa medica. .......................................................................... 237
5.4. La distinzione tra dolo eventuale e colpa cosciente. .................... 264
5.5. L’errore sugli elementi specializzanti. L’omicidio del
consenziente. ....................................................................................... 301
6. IL DELITTO TENTATO
6.1. Il rapporto tra tentativo e circostanze. Il problema
dell’ammissibilità della figura e del metodo di determinazione del
relativo trattamento sanzionatorio. ...................................................... 309
6.2. Il tentativo di rapina impropria. ................................................... 331
7. LE CIRCOSTANZE DEL REATO
7.1. Il regime giuridico delle circostanze indipendenti. ...................... 341
7.2. Il furto commesso con destrezza. ................................................. 351
8. UNITÀ E PLURALITÀ DI REATI
8.1. Il principio di specialità nel rapporto tra truffa aggravata e
malversazione. ..................................................................................... 359
8.2. Il rapporto tra i reati di detenzione e porto illegale in luogo
pubblico di arma comune da sparo e di detenzione e porto in luogo
pubblico di arma clandestina. .............................................................. 376
8.3. Il rapporto tra la nuova fattispecie di “omicidio stradale” e il
reato di guida in stato di ebbrezza. ...................................................... 387
8.4. Il reato continuato e la variazione in executivis dell’aumento
disposto per i reati satellite. ................................................................. 396
8.5. Il reato continuato ed il limite dell’aumento fino al triplo in
sede esecutiva. ..................................................................................... 409
9. IL CONCORSO DI PERSONE NEL REATO
9.1. La cooperazione colposa. Funzione dell’art. 113 c.p. e
distinzione rispetto al concorso di cause colpose indipendenti. .......... 421
10. LE MISURE DI PREVENZIONE
10.1. Le misure di prevenzione al vaglio del principio di
determinatezza: la sentenza De Tommaso e le ricadute interne dei
principi sanciti dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. .................. 433
11. DIRITTO PENALE PARTE SPECIALE
11.1. L’art. 600-ter c.p. La cessione di materiale pedopornografico
autoprodotto e il problema del consenso del minore. ......................... 467
11.2. Il rapporto tra i delitti di corruzione per l’esercizio della
funzione e per un atto contrario ai doveri d’ufficio. La qualificazione
giuridica della c.d. corruzione per asservimento della funzione. ........ 476
11.3. Il rapporto tra i reati di corruzione in atti giudiziari e di
intralcio alla giustizia. ......................................................................... 488
11.4. L’auto-riciclaggio e la questione della realizzazione
plurisoggettiva del reato. ..................................................................... 497