È stata di recente introdotta ne1l'ordinamento al fine di completare le forme di tutela collettiva dei consumatori, dopo l'azione preventiva inibitoria, l'azione collettiva risarcitoria. Essa è stata inserita nell'art. 140 bis nell'àmbito del codice del consumo che ne rappresenta l'immediato contesto sistematico di riferimento, il quale non può, tuttavia, non essere anch'esso inserito nell'unitarietà dell'ordinamento: prospettiva da cui vengono tratti utili spunti ricostruttivi. La normativa in cui l'art. 140 bis si struttura involge, inevitabilmente, profili di diritto «processuale», da un lato, e di diritto «sostanziale», da altro lato. La presente indagine è rivolta ad un approfondimento di questi ultimi. Si provveduto, quindi, a chiarire l'àmbito applicativo «soggettivo» ed «oggettivo» della normativa, facendo emergere la nozione di consumatore coinvolta, i profili disciplinari inerenti l'associazione cui viene riconosciuta la legittimazione ad agire, i soggetti (impresa-professionista) considerati passivamente legittimati. Ampia attenzione viene riservata, poi, alle fattispecie indicate dalla norma come presupposti oggettivi in presenza dei quali è possibile esercitare l'azione, verificando quando e a quali condizioni l'illecito contrattuale, l'illecito extracontrattuale e, in particolare le pratiche commerciali scorrette ed i comportamenti anticoncorrenziali possono configurarsi quali «titoli» idonei ad attivare questa forma di tutela. L'analisi si è anche rivolta ad individuare le modalità di soluzione stragiudiziale delle controversie collettive. In questo quadro di riferimento una posizione di centralità assumono poi gli «interessi» che operano e diversamente si illuminano nèl contesto di una struttura processuale bifasica.
L'AUTORE
Francesco Rizzo è professore associato di Istituzioni di diritto privato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Camerino e di Informatica giuridica presso la Scuola di specializzazione in diritto civile della stessa Università. Ha pubblicato, oltre a vari lavori minori, una monografia dal titolo Il documento informatico. «Paternità» e «falsità» (2004) ed un volume di Scritti di diritto Civile (2008).