Sull’onda della riforma del condominio (L. 220/2012) abbiamo realizzato un Codice innovativo, che affronta la materia condominiale tenendo conto di una pluralità di punti d’osservazione: quello del giudice, per l’approfondimento delle tematiche e la puntuale rendicontazione del dibattito dottrinale e giurisprudenziale; quello dell’avvocato, per la ricca casistica e le formule utili per la pratica; quello, infine, dell’amministratore di condominio e dei condomini, i quali potranno chiarirsi le idee su tutte le vicende della vita in condominio (procedure da seguire per convocare un’assemblea e approvare validamente una delibera, clausole regolamentari, utilizzo degli spazi comuni ecc.).Inoltre, giudici e avvocati troveranno un puntuale raccordo tra vecchia e nuova disciplina, con l’indicazione degli orientamenti ancora attuali e di quelli ormai superati dalla L. 220/2012.Ma come si vive nei condomini italiani?Negli Stati Uniti la vita condominiale è resa comoda e gradevole dalle cd. amenities, servizi organizzati dal manager (espressione che noi mal tradurremmo con «amministratore») per migliorare le condizioni di vita dei condomini: corsi collettivi di yoga, party sui terrazzi, bar e palestra condominiali, ascensore con display che dà le previsioni del tempo e rete intranet che consente lo scambio di e-mail tra condomini sono i servizi più diffusi.Da noi, invece, il condominio è un inferno, o qualcosa che gli somiglia molto.Compriamo appartamenti in condominio perché è l’unica modalità, quando si è giovani, di abbandonare i genitori e mettere su famiglia. Ma nessuna persona sana di mente, se fosse libera da costrizioni economiche, sceglierebbe di rinchiudersi in un appartamento circondata da sconosciuti.Il condominio è un penitenziario dall’aspetto gentile, con vicini sovrappeso che galoppano giù per le scale, coppie che si insultano ad alta voce, neonati che ululano, studi professionali che sembrano mercati all’aperto, portoni serrati rabbiosamente, serrande che si alzano e si abbassano spargendo rumori sinistri.Non sorprende, perciò, che migliaia di condomini si rivolgano ogni anno ai tribunali disposti a sostenere costi elevati per scatenare la loro furia contro il vicino.Ma l’altro lato del tragico, come sempre, è il comico. E così, il condominio è anche un palcoscenico nel quale si muovono personaggi da commedia dell’arte: l’avaro e lo sciocco, il furbo e il ruffiano, la pettegola e la soubrette tutti degnamente rappresentati.In questo scenario si colloca questo Codice operativo, che vuole equipaggiare adeguatamente i protagonisti di questa guerriglia urbana. Contestare una delibera assemblare, trascinare in tribunale il vicino che sgocciola i panni sui nostri gerani, smascherare l’amministratore per i lavori dati in appalto agli amici non sono più sogni proibiti: con questo Codice tra le mani possono diventare realtà …Sul piano dei contenuti, la giurisprudenza alluvionale relativa a ciascuna norma è stata selezionata e ordinata per consentire un’agevole consultazione, con l’aggiunta dei contributi più significativi della dottrina.Ampio spazio è stato riservato alle questioni di più stretta attualità, come l’installazione delle antenne radio sui tetti condominiali o la regolamentazione delle aree di parcheggio, nonché alle questioni tradizionali, con lo sguardo rivolto agli orientamenti consolidati e ai contrasti interpretativi più assillanti (si pensi, ad esempio, alla controversa natura giuridica del condominio, analizzata nel commento all’art. 1117 c.c.).Per consentire una rapida soluzione dei dubbi interpretativi i commenti sono stati suddivisi in paragrafi e organizzati per affinità di materia, e all’inizio di ciascun commento è riportato un sommario che facilita l’individuazione degli argomenti trattati.Inoltre, il volume è completato da una parte dedicata alla comunione ordinaria, la cui disciplina presenta numerosi punti di contatto con quella sul condominio, e da una raccolta della normativa complementare più rilevante.Chiude il volume un utilissimo formulario che contiene alcuni modelli sulle principali vicende della vita condominiale.
Questo libro non sarebbe mai uscito se non ci fossero state due wonder women: Rossana Petrucci, che lo ha incautamente affidato al sottoscritto, e Raffaella del Vecchio, che ha eliminato con la solita spietatezza tutti gli errori.