Il Codice di Procedura Civile Annotato con la Giurisprudenza giunge quest’anno alla sua XVIII edizione, testimonianza del favore che l’opera ha incontrato nella comunità degli operatori del diritto e tra gli studenti che, freschi di titolo accademico, si accingono a entrare nel mondo delle professioni legali.Consapevoli di tale successo editoriale, gli autori e la redazione ne fanno derivare l’impegno a migliorare l’opera edizione dopo edizione, garantendo il puntuale e accurato aggiornamento della giurisprudenza e favorendo la speditezza della consultazione, mediante i percorsi rapidi di lettura (evidenziati in neretto), lo stretto coordinamento delle massime e i sempre più numerosi richiami da un paragrafo all’altro.Tale continuo sforzo di razionalizzazione del materiale giurisprudenziale si scontra con le difficoltà create dall’eccesso di produzione legislativa che ha caratterizzato l’ordinamento processuale civile negli ultimi anni: occorre, infatti, continuare a tener conto della coesistenza di regole processuali diverse, per i procedimenti vecchi e nuovi, e, proprio allo scopo di consentire al lettore di non perdersi nell’evoluzione normativa della materia, ogni articolo del codice riporta in nota gli estremi delle leggi che lo hanno modificato, precisandone la data di entrata in vigore e aggiungendo, quando opportuno, il testo abrogato dell’articolo.Il legislatore, perennemente pressato dall’urgenza di economia processuale, anche quest’anno è più volte intervenuto sul tessuto codicistico dettando, ad esempio, una dettagliata disciplina sulla PEC (Posta Elettronica Certificata) con la cd. legge di stabilità 2012 (L. 183/2011); successivamente, con l’intento di ridurre il ricorso all’autorità giudiziaria, la L. 10/2012 (di conv. del D.L. 212/2011) ha modificato la normativa relativa alla liquidazione delle spettanze professionali; di un certo rilievo è stato l’intervento «estivo» con il D.L. 83/2012 (conv. in L. 134/2012) che ha inserito anche per il processo d’appello (come in precedenza già fatto per la Cassazione) il cd. «filtro d’ammissibilità» dell’appello aggiungendo così un ulteriore strumento di riduzione dei tempi processuali.
Arricchisce il volume, aiutando il lettore nel reperimento del dato normativo, un ampio corredo di indici sistematico, cronologico e analitico-alfabetico, affiancati dall’indice delle sentenze di illegittimità della Corte costituzionale e da quello delle leggi di modifica degli articoli del Codice.