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Costituzione Esplicata

Editore
Edizioni Giuridiche Simone
Autori
Federico del Giudice
Categoria
Diritto
Collana
Codici Esplicati
Pagine
440
Pubblicato
Febbraio 2013
Codice ISBN
9788824437523
Prezzo di listino
16,00
a Voi riservato
€ 15,20

Descrizione

spiegata Articolo per Articolo - In appendice: • Statuto Albertino • Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea • Principali siti istituzionali della Repubblica

Questa edizione vede la luce in un momento di notevole crisi economica, sociale e politica del mondo che si riflette anche nel nostro Paese.La crisi economica mondiale è effetto della globalizzazione determinata dal potere economico – prevalentemente sopranazionale – che ha creato gravi squilibri (da molti considerati irreversibili) che coinvolgono l’ordine mondiale, i rapporti tra Stati e le condizioni di vita degli individui.La crisi sociale ha creato grandi spostamenti di ricchezza accrescendo, a causa dell’arretramento dello «Stato sociale», il divario nelle condizioni di vita tra nord e sud del mondo e l’aumento, nei singoli Stati, delle soglie di povertà.La crisi politica deriva dalle espropriazioni di quote di “sovranità” a favore della comunità sovranazionale, nonché dall’ascesa delle nuove forze economiche che dirigono l’economia mondiale.In ragione di ciò, si è assistito nel nostro Paese alla nascita di un “governo tecnico” il quale, anziché rilanciare l’economia del Paese e venire incontro alle imprese con efficaci politiche di sostegno, si è limitato prevalentemente a operare tagli del Welfare State e inasprire una già insopportabile pressione fiscale.Questo nuovo quadro politico ha determinato una crescita della sfiducia verso le istituzioni favorendo la nascita di nuovi partiti e movimenti “civili e politici” i quali hanno acquisito consensi cavalcando il malcontento dei cittadini. Tale proliferazione dei partiti politici ha rotto la spinta bipolare che difficilmente consentirà una «facile» governabilità del nostro Paese.Inoltre, l’ormai vuota contrapposizione «destra-sinistra» e il protagonismo dei singoli leaders ancora una volta hanno finito per confondere le scelte degli elettori, mettendo in secondo piano le linee programmatiche e i programmi di sviluppo che dovrebbero orientare l’azione politica dei prossimi governi.
Il futuro assetto della Repubblica assisterà, dunque, a un ridimensionamento del bipolarismo, alla nascita di nuove coalizioni che probabilmente governeranno in un clima di ricatto reciproco che genererà una nuova fase di “consociativismo” nel quale dietro la dialettica politica (che per le spinte mediatiche assume sempre più carattere teatrale), i nuovi partiti di governo troveranno l’accordo su come “spartirsi” il potere e probabilmente tutto ritornerà come prima.