Anche questa nuova edizione, ancorché a distanza di solo due anni dalla precedente, contiene non poche novità, sia normative che giurisprudenziali, novità che confermano, se ancora ve ne fosse bisogno, come la materia penale sia in continua evoluzione, sia per le modifiche normative che per l’interpretazione che delle norme stesse fa la Giurisprudenza.Il correttivo più significativo ha riguardato, in particolare, il capitolo sulle misure di prevenzione, totalmente riscritto a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 (cd. Codice antimafia), provvedimento attraverso il quale si è proceduto ad un accorpamento sistematico di tutta la previgente disciplina, in precedenza ripartita in numerose (e spesso poco coordinate) leggi.Ulteriori novità disciplinari di cui si è tenuto conto nell’aggiornare questa edizione del volume sono, inoltre, la creazione di una inedita figura di confisca obbligatoria, introdotta nel novero di un complesso di misure per il contrasto ai fenomeni di criminalità informatica, ad opera della L. 15 febbraio 2012, n. 12, l’estensione della portata applicativa delle norme concernenti l’esecuzione presso il domicilio delle pene detentive brevi, dovuta al D.L. 22 dicembre 2011, n. 211, convertito in L. 17 febbraio 2012, n. 9, noto come decreto svuota-carceri (provvedimento a cui si deve anche la definizione dei termini per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, quali luoghi d’espiazione della relativa misura di sicurezza) e la revisione delle modalità di pubblicazione della sentenza penale di condanna, ad opera del D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito in L. 15 luglio 2011, n. 111.Accanto ai correttivi di legge, si è tenuto conto di talune significative censure della Corte costituzionale, come la sentenza 10 giugno 2011, n. 183, con cui si sono estesi i margini di applicabilità delle circostanze attenuanti generiche ai recidivi, rispetto ai limiti introdotti dalla cd. legge ex Cirielli, nonché, da ultimo, la sentenza 12 gennaio 2012, n. 1, incidente sul coefficiente di ragguaglio per la conversione in libertà controllata delle pene pecuniarie non eseguite per insolvibilità del condannato.Desidero, infine, ringraziare i miei colleghi della Procura della Repubblica di Venezia (a cui dedico il presente lavoro) per la loro preziosa ed insostituibile collaborazione nella redazione di questa edizione del Manuale.
Spero che anche questo aggiornamento possa essere utile a tutti coloro che sono interessati alla nostra materia ed alle sue evoluzioni