La ricostruzione attuale delle figure regolate dalle disposizioni degli articoli 36 ss. c.c. impone un preliminare sforzo di rilettura sistematica di ampio respiro non soltanto in ragione della varietà e della complessità concettuale e tecnica delle categorie che tali istituti chiamano in gioco — dalla soggettività e personalità giuridiche all’efficacia degli atti di autonomia privata, tra attribuzione e organizzazione, alla destinazione di patrimoni e alla responsabilità patrimoniale, al mandato — né unicamente in ragione del rilievo primario assunto nel sistema costituzionale dagli interessi non patrimoniali rispecchiati nell’idealità dello scopo: in ragione invece, principalmente, delle conseguenze di una successione di eventi che — a fronte della tendenziale continuità nella lettura dei caratteri di questi istituti — determinano, a far capo dai primi anni del secondo millennio, una fortissima discontinuità nella struttura del tessuto socio-economico e nei processi sociali, impattanti sui medesimi istituti, l’una e gli altri, innanzitutto sul piano dei fatti e della loro funzione.
Il volume tenta di guardare avanti, consapevole dell’impatto delle tre transizioni – tecnologica, ecologica e democratica – sulla socialità, sia quanto alla struttura dei rapporti, quando intermediati da strumenti digitali, sia quanto alla funzione dei fatti qualificabili alla stregua dei corrispondenti modelli normativi.