Descrizione
Il volume offre un’analisi critica e puntuale di tutta la parte generale delle obbligazioni, impreziosita da un capitolo introduttivo che indaga i rapporti obbligatori nell’organizzazione giuridica da prospettiva storica e antropologica.
Combinando apertura culturale, profondità di pensiero, rigore tecnico e attenzione ai problemi pratici, il volume si offre a più livelli di consultazione, potendo essere fruito sia da chi svolge una professione legale, sia dal giurista “in formazione”.
Il volume sposa un approccio che tiene conto della ricchezza del dibattito teorico intorno a tutti i temi trattati (dedicando un’attenzione particolare alle questioni, affascinanti e sempre aperte, concernenti le fonti delle obbligazioni): senza mai trascurarne l’intreccio con i problemi pratici, cui dedica ampio spazio attraverso un confronto puntuale con la giurisprudenza. Rispecchiando l’apertura di orizzonti culturali dell’autore e l’intento di offrire ai lettori spunti per una riflessione critica, l’opera privilegia il raffronto fra il diritto italiano – colto nel suo continuo divenire - e due testi normativi che hanno recentemente elaborato (o ri-elaborato) la parte generale delle obbligazioni: il novellato code Napoléon - quale calco sempre tenuto presente dalla tradizione privatistica italiana - e il progetto di codificazione europea che ha preso il nome di Draft Common Frame of Reference, quale prodotto di una riflessione comparatistica e transnazionale sulla modernizzazione delle regole dei codici civili.
L’opera rappresenta uno strumento ideale per una formazione di alto livello, offrendosi a più piani di lettura e di fruizione: da parte di chi prepara un concorso post lauream, svolge una ricerca dottorale o pratica una professione legale, ma anche di chi frequenta un corso universitario di Diritto delle Obbligazioni, per il tramite di una ragionata selezione dei temi e parti di approfondimento.