I crediti possono essere immessi nel circuito produttivo, come forma di pagamento, sino a che l'obbligazione non sia estinta. I meccanismi di tutela, connessi al mutamento di titolarità, condizionano anche la soluzione di problematiche, che non vedono coinvolto il ceduto, come il conflitto tra più cessionari e l'opponibilità della cessione ai terzi creditori anche nelle procedure concorsuali. L'implemento della circolazione, anche in massa, dei crediti non cartolari presenti e futuri è esigenza che ha rivelato l'inadeguatezza della disciplina codicistica, che non implementa gli obiettivi perseguiti per una serie di norme rigide e formali. La circolazione del debito, essenziale nell'economia moderna, dà origine a complesse situazioni giuridiche. La distinzione tra novazione soggettiva e successione particolare nel debito, la natura giuridica dell'assunzione, l'applicazione del principio di sussidiarietà, la sorte delle azioni e delle eccezioni attinenti alla originaria obbligazione hanno costituito motivo di ampio dibattito, fornendo nuovo impulso alla elaborazione degli istituti della delegazione, dell'espromissione e dell'accollo. Indispensabile è la ricostruzione, in una visione sincronica del sistema, del significato di quell'«assumere il debito altrui» con il quale viene enunciato il profilo funzionale delle tre figure tipiche. «Assumere il debito altrui» significa fare proprio il peso economico e giuridico del debito (almeno) verso il creditore: è questo il nucleo costante di ogni fattispecie di assunzione, anche se gli strumenti negoziali differiscono per la diversità del quadro complessivo degli interessi nel quale di volta in volta si inserisce l'assunzione del debito altrui.
GLI AUTORI
Ernesto Briganti è professore ordinario di Diritto privato e docente di Diritto privato avanzato presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Napoli Federico Il, dove è Direttore del Dipartimento di Diritto dell'Economia e componente del Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in «Diritto dell'Economia». E' autore di studi monografici e saggi in tema di diritto delle obbligazioni e dei contratti, di proprietà privata e di responsabilità civile.
Daniela Valentino, professore ordinario di Diritto privato, è preside della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Salerno. Già coordinatore del Dottorato di ricerca in «Rapporti giuridici tra principi comunitari, costituzionali ed internazionalizzazione del mercato», attualmente è componente del Collegio dei docenti. E' autore di monografie (su titoli impropri, leasing, vendite aggressive, obblighi di informazione e cessione dei crediti), nonché di numerosi saggi pubblicati in opere collettanee e riviste.