Questa sesta edizione viene pubblicata in un momento di grandi rivolgimenti economici e politici che vedono in difficoltà tutte le economie del mondo, soprattutto quelle dei Paesi finanziariamente più deboli.In molti Paesi, la classe politica ha dimostrato come non sia l’interesse della collettività il fine primario della sua azione, ma la conservazione e il consolidamento del proprio potere.A tal fine, anche la comparazione, disciplina importante per studiare i sistemi giuridici stranieri anche al fine di trovare soluzioni utili per l’ordinamento giuridico nazionale, può assumere la mera funzione di «mezzo» se non si rifà ai principi universali e indefettibili riportati nelle singole Costituzioni e non viene sottoposta a un costante controllo ideologico che ne esalti la conformità ai principi e alle regole fondamentali che la elevano al rango di «scienza».Questa edizione tiene conto dell’evoluzione dei principali sistemi giuridici occidentali alla luce dei continui e necessari cambiamenti derivanti non solo dall’applicazione di consuetudini e convenzioni costituzionali, ma anche dei principi dell’Unione europea – soprattutto in materia di bilancio, regionalismo, primautélegislativa – e della legislazione nazionale non sempre a servizio dell’utilità sociale, ma piuttosto a favore della «casta» politica ed economica dominante.L’intento del volume, infatti, è anche quello di mostrare, nell’ambito della trattazione istituzionale, come la politica nazionale e sovranazionale tenda molto spesso a soddisfare le esigenze dei «nuovi poteri forti» che tentano di istituire un nuovo ordine mondiale fondato sull’accrescimento economico degli Stati più forti, nonché delle multinazionali (globalizzazione), a prescindere dalle esigenze e istanze della società civile.