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Manuale di Istituzioni di Diritto Pubblico

Editore
Edizioni Giuridiche Simone
Autori
Federico del Giudice
Categoria
Diritto
Collana
Manuali
Pagine
500
Pubblicato
Settembre 2013
Codice ISBN
9788891400291
Prezzo di listino
24,00
a Voi riservato
€ 22,80

Descrizione

Questa XX edizione, aggiornata all’attualità, viene data alle stampe in un momento in cui l’Italia, dopo l’esperienza del Governo delle larghe intese, segna la (temporanea?) fine del bipolarismo con tutte le conseguenze che tale situazione comporta.Con le elezioni del 2013 i numeri hanno sancito anche che, se la Sinistra ha vinto sul filo di lana le elezioni e, quindi, ha beneficiato del premio di maggioranza, nulla è cambiato o quasi nei rapporti fra i primi due partiti del Paese.Vera vincitrice è stata l’«antipolitica» che ha diviso equamente i voti con il fortissimo astensionismo e con l’improvvisa ascesa del Movimento 5 stelle cui è andato circa un quarto dei voti dell’elettorato.I pochi voti raccolti dal partito fondato da Mario Monti (Scelta civica), alleato con UDC e Futuro e Libertà, sono stati la conseguenza della politica dell’illustre senatore a vita che con il suo “Governo tecnico” se da un lato ha cercato di mettere i “conti a posto”, dall’altro non ha favorito in nessun modo il rilancio dell’economia nazionale, lasciando le classi più deboli a un inevitabile “impoverimento”.Il futuro dell’Italia, dunque, in un’Europa che fornisce timidi segnali di ripresa, appare più che mai incerto anche perché concentrata sulle note vicende giudiziarie dell’ex Capo del Governo, protagonista da circa 20 anni della politica italiana.Il prosieguo dell’attuale politica consociativa non potrà non essere difficile, mentre una nuova tornata elettorale, associata alla confusione politico-ideologica che l’Italia vive, porterebbe il Paese in una situazione ancora più drammatica.Auspichiamo che nella prossima edizione si possa stilare un bilancio migliore del quadro politico-istituzionale che certamente la paventata e affrettata riforma costituzionale (che parte dalla modifica dell’art. 138 Cost.) e la clamorosa non abolizione del Porcellum non favorisce.