Il crescente interesse delle istituzioni nazionali e sovranazionali per l’individuo e il riconoscimento delle libertà fondamentali a sostegno dello sviluppo della persona hanno indotto il legislatore ad adeguare il contenuto del sistema normativo alla nuova realtà sociale e a delineare i fenomeni individuali meritevoli di tutela nell’assetto della socialità. Nell’analisi della fenomenologia della soggettività, la constatazione ha suggerito un mutamento di ottica rispetto all’approccio tradizionale, che ha consentito di assegnare alla persona una posizione focale e rimodulare le relazioni intersoggettive e le tutele individuali, senza depotenziare i valori della solidarietà. Difatti, l’emersione valoriale della persona, all’interno dell’ordinamento giuridico, e l’accentuarsi dello sviluppo delle neuroscienze e delle biotecnologie applicate all’uomo hanno sollecitato l’individuazione di nuove situazioni soggettive ad alta densità assiologica e di piú incisivi strumenti normativi mirati alla salvaguardia della persona, al di là dei vincoli territoriali, culturali e di razza.
GLI AUTORI
Gaspare Lisella è professore ordinario di Diritto privato nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi del Sannio di Benevento. Ha insegnato Diritto delle persone nella Scuola di Specializzazione in diritto civile dell’Università degli Studi di Camerino.
Ferdinando Parente, notaio, è professore associato confermato di Diritto privato nella II Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari «Aldo Moro» e ha conseguito l’idoneità a professore di prima fascia per il settore scientifico-disciplinare IUS/01. Insegna Diritto delle persone nella Scuola di Specializzazione in diritto civile dell’Università degli Studi di Camerino